Superbonus, quota 100 e abilitazioni, la bozza del Recovery Plan
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Superbonus, quota 100 e abilitazioni, la bozza del Recovery Plan

Palazzo Chigi

La bozza del Recovery Plan: addio a Quota 100 e all’esame di stato per le abilitazioni. E’ scontro, invece, sul superbonus.

ROMA – La bozza del Recovery Plan è pronta. Palazzo Chigi ha confermato la road map e il primo via libera a questo provvedimento è atteso nel prossimo Cdm, in programma alle 10 di sabato 24 aprile. Le tensioni non mancano, soprattutto sul superbonus, e la riunione sarà fondamentale per trovare un compromesso sulle misure destinate ad alimentare ancora una distanza tra i partiti.

La bozza del Recovery Plan

Andiamo a vedere nei dettagli cosa prevede la bozza del Recovery Plan. Il piano sarà discusso nel prossimo Cdm prima delle comunicazioni in Parlamento.

Superbonus

Uno dei temi più delicati è il Superbonus. Secondo quanto riportato da La Repubblica, il testo non sembra aver sciolto i dubbi. L’ipotesi che sta prendendo piede è quella di una proroga fino al 2023 solo per le case popolari, ma non sono mancate le polemiche e le critiche da parte di M5s e Forza Italia.

Abilitazioni

Addio Esami di Stato. Nel Recovery Plan è previsto per sedici lauree professionalizzanti sia in area medica che in quella tecnico-professionale l’abilitazione subito dopo la laurea.

Scuola e istruzione

31,9 miliardi del Recovery Plan sono destinati al mondo dell’istruzione. Il piano, inoltre, prevede un incremento di 228mila posti in più per gli asili.

Treni

Per il trasporto ferroviario il Governo ha messo in campo 25 miliardi. Previsto anche il restyling di 48 stazioni nel nostro Paese.

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Concorrenza

Il Recovery Plan, inoltre, precisa che la legge annuale sulla concorrenza dovrà essere presentata ogni anno e la prima arriverà entro il 15 luglio 2021.

Quota 100

Il Governo si prepara a salutare definitivamente Quota 100. L’ipotesi al vaglio degli inquirenti è quella di mettere in campo misure a categorie con mansioni logoranti e si pensa ad una sorta di Quota 102. I requisiti resterebbero fermi a 67 anni e 20 anni di contribuzione, mentre ci potrebbe essere la possibilità di lasciare con 64 anni e 38 di contributi.

Le tempistiche

Il Governo ha confermato la road map. Dopo l’approvazione in Cdm, ci sarà la discussione in Parlamento e un nuovo Consiglio dei ministri prima dell’invio del piano a Bruxelles.

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ultimo aggiornamento: 23 Aprile 2021 23:25

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